Graziella Costa


catanese, laureanda in giurisprudenza, è da molti anni un'attenta studiosa di arte culinaria. Ricercatrice di antiche ricette di cucina tipica regionale, da tempo raccoglie centinaia di testimonianze scritte e orali sui piatti più rinomati della nostra gastronomia, che poi rielabora attraverso la sua fantasia.

Salami, pancette, prosciutti, soppressate, bresaole, mortadelle: la tradizione dei salumi italiani ha radici molto remote e appartiene a tutte le regioni del nostro paese. Basti pensare al prosciutto di Parma, alla mortadella di Bologna, agli insaccati umbri, toscani, abruzzesi, sardi, calabresi, siciliani. Crudi o cotti, delicati o forti, al naturale o con l'aggiunta di spezie e aromi locali, si prestano a un'infinita varietà di combinazioni alimentari e possono comparire sulla nostra tavola sotto forma di appetitosi antipasti, come condimento di gustosi primi piatti, come ripieno di pizze o ingrediente fondamentale di colorate insalate e sostanziosi secondi.

Cucinare con il vino è un'arte che dona alle pietanze un tocco di particolarissima classe: è possibile cuocere gli alimenti direttamente nel vino, o aromatizzarli prima della cottura con la marinata (composta di vino e spezie varie), che serve a rendere tenere e a profumare soprattutto carne e selvaggina. Allo champagne e allo spumante ricorriamo invece per la preparazione di cibi molto raffinati e per la realizzazione di cene "speciali".