Marina Moioli


Milanese DOC, ha cominciato a scrivere negli anni Ottanta sulle pagine locali del quotidiano «Il Giornale», fondato da Indro Montanelli. Giornalista di lungo corso, ha scritto per importanti testate nazionali, specializzandosi in turismo, enogastronomia e costume. Per la Newton Compton ha scritto Milano perduta e dimenticata, Il giro di Milano in 501 luoghi e I love Milano.

Storie insolite, grandi personaggi, luoghi magici e leggende popolari
Una città da scoprire passo dopo passo con curiosità e, perché no, con amore.
Per poter dire finalmente: «I love Milano».


Molti la criticano dicendo che è brutta, sporca, e forse (da Tangentopoli ai giorni nostri) anche un po’ cattiva. Altri la trovano fredda, scostante, antipatica. La città dell’Expo 2015, insomma, ha fatto di tutto per non piacere e non farsi amare. Eppure fece innamorare il francese Stendhal (tanto che sulla sua tomba volle incise le parole «Arrigo Beyle, milanese») e al siciliano Giovanni Verga scrivere: «Sì, Milano è proprio bella, amico mio». Ecco perché questo libro non è solo un Amarcord dei personaggi del passato che hanno reso grande il...

La città come non l'avete mai vista

Una guida straordinaria che vi condurrà fra le strade e i vicoli di una Milano davvero inedita.


Chi ha detto che a Milano da vedere ci sono soltanto il Duomo, il Castello Sforzesco e il Cenacolo? È tempo di riscoprire la città della moda e del design e di far conoscere al turista curioso (ma anche al milanese distratto che non se li ricorda o non li ha mai saputi) tutti i segreti della “New York italiana”. Al di là dei luoghi comuni e dei soliti itinerari, questa guida racconta proprio tutto quello che c’è da sapere: monumenti celebri e curiosità da amatore, aneddoti e chicche nascoste. Dall’architettura agli spazi verdi, dai grattacieli ai templi dello shopping, dai ristoranti agli hotel. Una...

A spasso tra passato e presente
Alla scoperta della città tra segreti, misteri e luoghi spariti


Sono molti i luoghi che a Milano si sono persi per sempre, o quasi, o sono rimasti impressi solo nelle foto d’epoca o in qualche vecchia stampa. La Milano dei Navigli che tanto piaceva a Stendhal non c’è più, come pure la Milano Liberty dei sontuosi cortili e del Kursaal Diana. Quella delle vecchie osterie, delle bocciofile di periferia, delle balere e delle case operaie.
La Milano del Mac Mahon, resa indimenticabile da Giovanni Testori, o quella dell’Ortica cantata da Enzo Jannacci. La Milano dove c’era l’erba ai tempi del “ragazzo della via Gluck”, o quella del Cerutti Gino al bar del Giambellino immortalata da Giorgio Gaber. Ma...